6/10
1843, Canada, un assassinio che è rimasto sulla bocca di tutti per parecchi anni. Da un evento realmente accaduto, la Atwood prende ispirazione per il suo romanzo quasi psicologico che ci farà domandare dell'innocenza della protagonista fino all'ultima riga.
Il personaggio principale è Grace Marks, un'immigrata irlandese, che a nemmeno tredici anni inizia a lavorare come domestica nelle case signorili di Toronto, per sfamare se stessa e i fratelli, orfani di madre e con un padre buono a nulla.
Tre anni dopo, Grace viene arrestata per l'omicidio del signor Kinnear e della governante Nancy, presso i quali lavorava, accusata di essere complice del tuttofare McDermott. Mentre quest'ultimo viene impiccato poco dopo il processo, l'avvocato di Grace riesce ad ottenere la conversione della pena in carcere a vita, sfruttando come attenuanti la giovane età, il sesso femminile e una presunta insanità mentale che per un periodo l'ha portata dalla prigione al manicomio.
Ed è in prigione che Grace viene in contatto con il dottor Jordan, un promettente giovane psichiatra convocato da un'associazione a favore dello liberazione della ragazza che, tramite un meccanismo di associazione, cerca di far venire alla luce i ricordi di Grace relativi all'omicidio, mai del tutto chiarito.
Sempre più dettagli emergono sul suo passato, l'infanzia tragica, l'unica vera amica persa dopo troppo precocemente, l'ingenuità di una ragazzina che ha cercato di farsi strada in un mondo dove essere donna e povera sono gli handicap maggiori che potesse avere.
La scrittura della Atwood, per alcuni versi molto precisa, anche dal punto di vista storico grazie ad un'accurata ricerca, risulta a volte poco scorrevole a causa di numerose estratti da altri testi, lettere, e continui cambi di narratore.
Dal libro è stata tratta l'omonima serie Netflix.
SPOILER ALERT
Quello che ho davvero apprezzato è la descrizione dei personaggi, del loro intimo e dei loro rapporti, con una menzione particolare per il profondo legame di amicizia tra Grace e la domestica Mary Whitney, la cui morte improvvisa per un tentativo di aborto ha profondamente segnato Grace, influenzata anche della mentalità puritana dell'epoca e da un forte senso di colpa.
Cos'é che non funziona in questo libro? L'intero personaggio del dottor Simon Jordan. Un "uomo di scienza" che si infatua del soggetto protagonista della sua ricerca, si trincera dietro una patina di rispettabilità fino a quando, non potendo avere l'oggetto dei suoi desideri, si lascia passivamente sedurre da una donna debole, abbandonata da un marito violento, drogata e che dipende da lui economicamente (essendo l'unico affittuario che ha). Stancatosi di questo giochetto e dopo aver capito che non sarebbe riuscito a ricavare nulla da Grace, scappa con la coda tra le gambe.
Non funziona nemmeno quella briciola di misticismo. Il dottor Jerome Dupont alias venditore ambulante, che con una sorta di seduta ipnotica rivela lo sdoppiamento di personalità di Grace che, incosciente, avrebbe commesso crimini nei panni di Mary Whitney, abbandona la sua scoperta e, di fatto, non se ne fa più nulla. Grace infatti continuerà a rimanere in prigione ancora per molti anni, fino a che le sarà concessa la libertà e la possibilità di una nuova vita con il ritrovato Jamie, garzone presso il signor Kinnear, che implora il suo perdono per aver contribuito all'esito negativo del suo processo.
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