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Intervista col vampiro - Anne Rice

Immagine del redattore: daliacrocedaliacroce

6,5/10


Un giovane giornalista ha l'occasione di intervistare un vampiro deciso a raccontare la propria storia. Tutto ha inizio alla fine del 1700, in una piantagione della Louisiana. Louis, adolescente giovane, bello e forte, alla morte del fratello minore, cade in una profonda depressione ed è sul punto di lasciarsi morire. A salvarlo interviene Lestat, un vampiro egoista e manipolatore che lo trasforma e lo ricatta al fine di tenerlo sempre legato a sé, nascondendo di proposito le informazioni che gli permetterebbero di scappare e prendere la propria strada. Come da immaginario collettivo infatti, apprende che i vampiri necessitano di una bara nella quale riposare e nascondersi dalla luce del sole che li ucciderebbe, mentre la notte possono uscire a procurarsi il sangue umano del quale si nutrono, ma non gli viene rivelato molto altro.

Contrariamente al suo spietato creatore però, Louis è costantemente tormentato dal dilemma etico e morale della sua stessa esistenza immortale, alimentata notte dopo notte dai brutali ed efferati omicidi necessari al loro sostentamento. Lestat quindi, per legarlo ulteriormente a sé, decide di trasformare Claudia, una piccola orfana di cinque anni, trovata in una casa al fianco della madre morta e rendere la loro una piccola famiglia felice. Dopo oltre sessant'anni di convivenza relativamente pacifica, Claudia, diventata una donna intrappolata nel corpo di una bambina piena di desideri ed enormi frustrazioni, decide di uccidere il suo creatore, avvelenandolo e tagliandogli la testa.

Lei e Louis lasciano dunque New Orleans e si dirigono quindi in Europa, perchè nel vecchio mondo sperano di trovare altri vampiri che possano rispondere alle loro domande. La prima parte del viaggio, tra Germania e paesi dell'est, si rivela un fallimento, in quanto le creature immortali che terrorizzano i villaggi della zona sono più simili a degli zombie non senzienti che ai saggi che desideravano incontrare. Spostatisi a Parigi invece, vengono in contatto con Armand, un vampiro dall'aspetto di un ragazzo che ha invece centinaia di anni più di loro e che guida la congrega del Teatro dei Vampiri, una specie di teatro dell'assurdo nel quale i vampiri mettono in scena ogni notte un omicidio, ammirato dagli ingenui spettatori umani che lo credono semplicemente un'ottima messa in scena. Lestat, sopravvissuto al rogo dell'appartamento di New Orleans, li raggiunge a Parigi e chiede ai vampiri del Teatro di vendicare il suo tentato omicidio, in quanto, per la loro specie, uccidere un proprio simile rappresenta il crimine più grande in assoluto. Claudia viene così uccisa proprio sotto gli occhi di Louis, il quale, anch'egli rappresentante una minaccia, viene imprigionato ma dopo breve liberato da Armand. Accecato dal desiderio di vendetta, rinchiude tutti i vampiri all'interno del teatro e gli dà fuoco.

I due fuggono e rimangono insieme per svariati anni fino a che il fascino che Louis sentiva di provare per Armand svanisce, sepolto da sempre più intensi periodi di crisi interiore, di incertezza, da un generale ottundimento dei sensi e dall'immenso vuoto che la morte di Claudia ha creato.

Louis incontra Lestat un'ultima volta e prova un misto di pena e disgusto per lo spettacolo che gli si pone di fronte: un misero vecchio, che si ciba di resti portatigli dal suo "schiavetto", che non ha più avuto il coraggio di lasciare la sua abitazione e affrontare la vita in un mondo che continua ad andare avanti mentre lui rimane bloccato nel passato.

Si torna quindi al giorno d'oggi, quando il giornalista, affascinato dalla storia, supplica Louis di trasformarlo ma quest'ultimo, deluso dal non essere riuscito a trasmettere il suo vero messaggio, lo attacca e poi fugge via.

Anne Rice ha creato i vampiri dell'immaginario moderno, creature immortali, spietate ma colte, affascinanti e sensuali. Moltissimo devono a lei infatti i vari The Vampire Diaries, Twilight e compagnia bella, soprattutto "l'umanità" del dilemma etico legato all'alimentazione e di conseguenza all'omicidio. Interessante è tutto il percorso psicologico di Louis, capace di amare Claudia come una figlia, una compagna e un'amica, per poi, dopo il dolore della perdita, giungere alla conclusione che una creatura come lui è indegna di provare sentimenti, di amare o essere amata, che se un dio li ha creati vuol dire che accetta quello che sono, ma un dio buono e giusto non potrebbe permettere l'esistenza di spietati assassini.

La richiesta del giornalista infine, rappresenta la triste consapevolezza dell'estremo egoismo dell'essere umano, forse indegno della salvezza.


Il male è sempre possibile. E il bene è eternamente difficile

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