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Atti osceni in luogo privato - Marco Missiroli

Immagine del redattore: daliacrocedaliacroce


7/10

Ci troviamo di fronte a un romanzo di formazione che ha per protagonista Libero Marsell, ragazzo italo-parigino che inizia a scoprire se stesso e la sessualità. Galeotto fu un episodio avvenuto all'età di dodici anni, in cui viene rimesso in discussione il suo complesso edipico dalla visione del tradimento di sua madre col migliore amico di papà. Sua mamma è il primo prototipo di femminilità, presto sostituita da Marie, una giovane ed avvenente bibliotecaria che lo aiuterà a superare crisi e delusioni grazie alla letteratura.

Libero cresce ed affronta le prime esperienze intime grazie a Lunette, sorella maggiore del suo migliore amico, una farfalla nera, magnetica, smaliziata ed intelligente, la prima ragazza che amerà e che gli spaccherà il cuore, lasciandolo per anni con una grande voragine che cercherà di riempiere abbuffandosi soprattutto di sesso leggero ed insignificante.

La rottura con Lunette e la morte del padre, Monsieur Marsell, uomo sincero e devoto, lo spingono a lasciare Parigi e cercare la propria rivincita a Milano. Ispirato da "Lo straniero" di Camus, vuole intraprendere la carriera di avvocato e scambierà i Deux Magots, locale frequentato da Sartre nel quale lavorava a Parigi, con l'osteria di Giorgio sui Navigli, passando dalle promesse infrante della Ville Lumière, all'autenticità della vecchia Milano.

Erano giorni di volo, e di cadute. Giorgio riconosceva i miei maremoti e metteva i dischi della risalita, Rino Gaetano e gli Stones, o quelli dell'equilibrio, Fossati e Dalla. Guccini per spronarmi. Frank Zappa come ricostituente generale.

Qui ritroverà alcuni dei suoi amici di infanzia e il grande dilemma etico della sua vita: sacrificare, amore o amicizia? L'attrazione nei confronti di Anna infatti, storica fidanzata dell'amico Marco, è innegabile, entrambi cercando di tenersi a debita distanza l'uno dall'altra, ma per la prima volta è il legame emotivo che supera la pulsione erotica della donna.

Di Missiroli, fino ad ora, ho letto solo fedeltà e fortunatamente qui ho trovato una penna più introspettiva, evocativa, in grado di rievocare una piacevolissima atmosfera retrò. Piacevoli i notevoli richiami ai romanzi che però a volte sfiorano l'autolusinga così come la sessualità, mai così davvero oscena come il titolo poteva far presagire, ma sempre presente, fino ad esserlo in alcuni punti in maniera eccessiva.

La purezza può essere interpretata come una chiave narrativa del romanzo. La sua perdita nella pre -adolescenza, con il tradimento visto dagli occhi di un bambino, con i primi gesti di autoerotismo, riconquistata con Lunette, amante più esperta che ha sancito la liberazione del protagonista dalle sue paure legate all'inesperienza e di nuovo persa e ritrovata per colpa e grazie ad Anna, con i loro incontri segreti ma la decisione bilaterale di non oltrepassare mai il confine, fino alla purezza più vera, più ancestrale, quella del figlio che amerà e proteggerà, con la stessa devozione di suo padre.


Papà amava Dickens, lo scrittore dei sogni realizzati, erano suoi gli unici libri che proteggeva sotto il letto. Cura per l'insonnia, siero delle illusioni. Da lui avevo ereditato le spalle strette e la fiducia nelle imprese degli uomini, cosi resistetti il primo periodo a Milano. Credevo nelle piccole svolte, nei miracoli sulla 34esima strada, nei gol dei portieri e negli eventi timidi che cambiano la sorte.




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